Scleroterapia
Le teleangectasie sono un difetto estetico chiaramente visibile e che può creare disagio a chi le presenta. Il difetto, però, può essere migliorato o risolto con un trattamento chiamato scleroterapia: bastano alcune sedute per eseguire questo trattamento, assolutamente non doloroso, con cui chiudere i capillari dilatati.
Le gambe e le cosce sono il punto in cui spesso si può scorgere la presenza di teleangectasie che possono assumere una colorazione diversa: bluastra e violacea, quando sono i capillari più grossi a essere dilatati ovvero color vinaccia, rosso vivo, quando i vasi sono più sottili. Le teleangectasie non rappresentano una vera e propria patologia e di per sé non sono associate a sintomi, ma la loro presenza non deve essere sottovalutata: questi vasi sanguigni dilatati possono essere la spia di insufficienza venosa, una condizione caratterizzata da un difficoltoso ritorno venoso del sangue. È utile, pertanto, sottoporsi a un ecocolordoppler, ovvero a uno studio ecografico con cui valutare la salute dei grossi vasi superficiali e delle safene. Infatti quando alla base c’è una insufficienza venosa, va trattata per prima, altrimenti si incorrerebbe in recidive precoci dopo il trattamento scleroterapico.
La scleroterapia consiste nell’iniezione nei capillari di un liquido irritante per le pareti dei vasi sanguigni che, infine, porta alla chiusura dei capillari con la conseguente cancellazione. La scleroterapia si esegue in ambulatorio, con una serie di iniezioni con aghi sottilissimi e prevede l’infusione di farmaci con sostanze sclerosanti. L’individuo si sottopone a diverse sedute, a distanza di alcune settimane l’una dall’altra. Il risultato non è immediato, ma è apprezzabile dopo circa tre settimane. Questo perché le iniezioni irritano i capillari rendendo ancora più evidenti le teleangectasie ma poi si richiudono e i reticoli ramificati scompaiono. Per questo motivo si tende a eseguire il trattamento nei mesi invernali o primaverili, quando comunque il clima è fresco e si tengono ancora le gambe coperte.
Il numero di iniezioni e la durata della seduta dipendono dall’estensione del problema, ossia dalla quantità di vene da trattare e dalla loro grandezza, oltre che dalla sensibilità individuale al farmaco. Al termine della seduta scleroterapica vengono applicati una calza elastica o un bendaggio e il paziente può tornare immediatamente alle proprie attività. La calza, che deve essere indossata per 1 o 2 settimane dopo il trattamento, ha lo scopo di realizzare una compressione e di ridurre il dolore o l’eventuale formazione di ematomi e di eccessivi indurimenti venosi.
Sebbene il risultato sia definitivo, il soggetto potrebbe tornare a rivolgersi allo specialista per un nuovo ciclo di scleroterapia ma non per trattare le stesse teleangectasie: “I capillari chiusi non si dilatano più; tuttavia, se c’è la tendenza delle vene a dilatarsi e ad affiorare, potrebbero manifestarsi nuove teleangectasie.
L’obiettivo è quello di avere gambe più leggere, più sane e da esibire senza disagi, riducendo i segni antiestetici lasciati da vene varicose, capillari e teleangectasie grazie a trattamenti mirati in grado di risolvere l’alterazione del flusso circolatorio venoso, migliorando allo stesso tempo l’aspetto estetico di cosce e polpacci.
La Dottoressa Carrozzo riceve nei suoi studi di Milano e Lecce.
Saremo felici di ospitarvi nei nostri studi e decidere insieme il miglior percorso terapeutico possibile.
Scrivi una mail a: studiomedicocarrozzo@gmail.com
Prenota un appuntamento: 0039 339 4643976